Lezioni di canto - 3

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La Respirazione 
 

La respirazione è una funzione primaria, in quanto tutti gli organismi viventi devono respirare
per poter vivere.

Si può resistere per giorni senza mangiare e bere, ma non si può rimanere senza respirare
se non per una manciata di secondi.

Si respira per la necessità del corpo umano di trasformare, attraverso l’ossigeno, l’energia delle
sostanze nutritive (zuccheri, proteine,etc...) in energia utilizzabile dalle cellule.

Il “rifornimento” continuo di ossigeno, si ottiene attraverso l’ inspirazione, mentre  l’espirazione
provvede ad espellere, come sostanza di rifiuto, il diossido di carbonio.

L’ aria entra, tramite le narici , nella parte alta dell’ apparato respiratorio ( rinofaringe ).

In questa sede  essa viene riscaldata, filtrata, purificata e, soprattutto, umidificata.

L’umidificazione è anche indispensabile per le “buone prestazioni” delle corde vocali.

Infatti, l’eccessiva secchezza delle stesse causa, molto spesso, cattivo rendimento e patologie varie.

Il percorso dell’ aria continua attraverso la faringe , primo tratto della cavità orale , la laringe,
dove “alloggiano” le corde vocali, la trachea , un “tubo” rigido ma flessibile, importante per la
deglutizione, i bronchi e i bronchioli , organi “ramificati” che hanno una funzione connettiva, e
giunge fino ai polmoni , diffondendosi negli alveoli polmonari.

Il perpetuo movimento inspirazione-espirazione dei polmoni, nei quali viene sfruttata la loro
“elasticità”, interessa , chiaramente, anche altri sistemi.

Infatti, durante la prima fase di immissione dell’aria, si osserva un allargamento delle ossa
della gabbia toracica; esso avviene grazie all’ intervento della muscolatura.

L’ “accessorio” più importante per il compimento delle due fasi della respirazione è il diaframma.
Costituito da una parte muscolare periferica e da una parte tendinea centrale (nervo frenico),
il diaframma è da considerarsi un muscolo involontario , la cui attività è tuttavia modificabile
volontariamente grazie ad altre fasce muscolari.

Esso separa la cavità toracica da quella addominale e si presenta, in posizione di riposo,
come una cupola.

Durante la fase di inspirazione, il diaframma si abbassa e si appiattisce, spingendo le visceri
verso il basso e favorendo l’apertura dei polmoni nella gabbia toracica. Quest’ ultima viene
“fissata” dai muscoli dentati posteriori (superiori ed inferiori) e da quelli intercostali,
in modo controllabile.

L’ espirazione, durante la quale l’aria povera di ossigeno viene espulsa passivamente,
avviene quando i muscoli e il diaframma, che hanno provocato l’inspirazione, si rilasciano.

L’ elasticità del tessuto dei polmoni permette la contrazione automatica ,
stimolata soltanto da impulsi nervosi.

La decontrazione del diaframma in fase espiratoria è controllabile con l’ausilio dei
muscoli addominali
, che possono garantire una “gradualità” regolare dell’ espulsione d’aria e,
di conseguenza, del flusso che attraversa le corde vocali nell’ atto della fonazione, mantenendo
l’ espansione della gabbia toracica.

La regolarità dei movimenti respiratori è assicurata dalla struttura ossea della colonna vertebrale ,
e del bacino , se posizionato stabilmente e correttamente, cioè con la giusta “postura”.

La voce è identità: trattiamola bene

 

Tutti siamo cantanti, nel senso che chiunque può cantare bene

Gli stonati non esistono. Ci sono solo persone non educate al canto. 

Se per qualcuno una bella voce può essere un dono fin dalla nascita, cantare bene con la propria voce è possibile a tutti.

Non bisogna imitare nessuno. La voce è l'identità di ciascuno, è unica come un'impronta digitale, tanto che alcuni sofisticati sistemi di sicurezza ricorrono al riconoscimento vocale.

Solo se usiamo la nostra voce possiamo trasmettere passione.

Perché cantare non è solo un fatto tecnico ma è la trasmissione di un'emozione da una persona ad un'altra.
Non si può certo dire che Armstrong o Battisti avessero "belle" voci. Ma quanto davano agli altri!

Cantare bene è prima di tutto respirare bene.

Un piccolo esercizio che chiunque può fare: 

cominciamo col respirare a pieni polmoni, senza gonfiare troppo la cassa toracica e senza alzare le spalle ma spingendo l'aria verso la pancia.
Tratteniamo l'aria per qualche secondo e poi cominciamo a svuotarci piano emettendo il suono della vocale "o". Lentamente.
Prendiamoci tutto il tempo che ci occorre per fare l'esercizio. Senza fretta. E' la fretta che ci fa respirare male.


Q
ualche regola d'oro per chi canta:

  1. mai spingere la voce, perché così si danneggiano le corde vocali
  2. sulle note più acute cerchiamo sempre di aprire la gola, aprirla il più possibile (generalmente si tende a chiuderla e a strozzare il suono; invece più si apre più lo si controlla)
  3. registriamoci e riascoltiamoci. Non stupiamoci se non riconosciamo la nostra voce. Normalmente noi ci ascoltiamo anche con le vibrazioni captate dal nostro orecchio interno. Ciò che sentiamo noi quando parliamo o cantiamo non è ciò che sentono gli altri. 
  4. non cantare più in basso del nostro registro con l'illusione di riposarci perché invece lo sforzo è più grave.


La voce parlata

La differenza tra la voce parlata e cantata sta nell'intensità e nella durata dei suoni. 

La voce parlata è come la punta dell'iceberg della nostra voce complessiva.
Voce parlata e cantata si influenzano a vicenda: studiando canto la voce parlata migliora; mentre un modo scorretto di parlare incide sensibilmente sul canto.

La voce appena nata di un bimbo sano è capace di un perfetto funzionamento dell'organo vocale e respiratorio. Poi la vita con i suoi ritmi fa assumere abitudini sbagliate.

Ecco qualche consiglio per l'uso quotidiano della nostra voce:

  • non parlare troppo forte
  • non imitare cadenze e 'vezzi' vocali altrui 
  • non urlare per chiamare qualcuno
  • non parlare fuori dal proprio registro
  • non litigare
  • non parlare al telefono con la testa reclinata: si intralcia la laringe
  • respirare con il naso che riscalda e purifica l'aria
  • stare molto in silenzio
  • non raschiarsi la gola perché si irrita la laringe
  • umidificare gli ambienti

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