Importante!
Questi sono cenni sulla tecnica vocale
e si rivolgono a tutti coloro che studiano canto, di qualsiasi genere.
Si tratta di linee guida che certo non possono sostituire
l'insegnamento diretto: per studiare canto è necessario andare a lezione!
Buona lettura!
Cosa
significa impostare la voce?
Cantare è un'"arte". Come tutte le espressioni artistiche,
benchè derivanti da un'esigenza umana spontanea, ha bisogno della sua "tecnica". Per il canto consiste nel conoscere ed applicare
meccanismi di respirazione, emissione e controllo del suono indispensabili ad una buona riuscita dell'esecuzione
Sensazioni
positive
Bisogna averne, quando si canta, proprio per come si sta cantando. E se sono
superate da quelle negative, o da un qualche impaccio, di certo si sta cantando male.
Come l’atleta impegnato nel
gesto sportivo, che sa di far lavorare i suoi muscoli, ma sa anche che se lo farà in maniera giusta otterrà una buona prestazione,
accompagnata da una sensazione di fatica benefica, che è espressione di una coordinazione felice di tecnica, potenza, attenzione
e “piacere”.
Così quando si canta.
Se sento del disagio mentre canto, certamente qualcosa non va.
La postura
Spesso trascurata anche
dagli insegnanti, riveste invece un ruolo fondamentale per l'emissione del suono.
Specie all'inizio del proprio percorso
di studi è importante controllare che il corpo sia ben appoggiato per terra con entrambi i piedi, che la schiena sia dritta
senza essere arcuata, che il petto sia in posizione aperta per consentire ai polmoni di respirare pienamente.
Il contatto
consapevole con la terra può essere fonte di incredibile energia!
La respirazione
Cardine di
tutte le tecniche vocali, lirica, jazz, moderno.
La respirazione per il canto è diversa da quella "normale" sostanzialmente
perchè molto più profonda.
I polmoni vanno riempiti completamente, ed è per questo che si dice che la respirazione del
cantante è più "bassa".
I risuonatori
Sono i seni
nasali, paranasali, la fronte e tutte quelle parti ossee che possono amplificare il suono senza affaticare le corde vocali.
Tomatis
diceva: si canta con lo tutto lo scheletro!
Le sensazioni fisiche
Anche queste
spesso vengono trascurate per concentrare tutta l'attenzione sul suono.
Bisogna imparare a riconoscere quelle negative
(tensione nel collo, fatica nella laringe) ma anche quelle positive (coscienza della respirazione, appoggio, morbidezza della
voce).
Ascoltarsi
Importantissimo!
E non scontato. Registratevi e cercate di capire come la vostra voce "suona" all'esterno. Spesso l'ascolto interno della nostra
voce ci rende poco obiettivi: non vi è mai capitato di ascoltare la vostra voce registrata e di non riconoscervi?
Voce parlata e voce cantata.
La
voce parlata offre già un parametro importante per la vostra voce cantata. E' difficile che chi abbia la voce chiara e leggera
possa cantare con voce scura e pesante!
La stanchezza vocale
Dipende
essenzialmente dal fatto che si canta in modo scorretto.
Se uscite dalla lezione afoni e se vi stancate dopo aver cantato
cominciate ad avere dei dubbi sulla tecnica.
La scelta del repertorio
Scegliete
il repertorio più adatto al vostro timbro e alle vostra caratteristiche. In questo senso è fondamentale essere ben guidati.
La
scelta del repertorio giusto è garanzia di buona forma vocale.
Anche a me sarebbe piaciuto cantare l'Aida...ma non non
è per me!
La mia voce è agile e leggera, e Bellini mi ha dato tante gioie!
Quanto tempo devo studiare al giorno?
Se siete agli inizi poco. Studiate il più possibile con l'insegnante. Imparate i brani a voce muta e non cantate
mai più di tre pezzi di seguito.
Se siete già avanti negli studi non superate la mezz'ora consecutiva. Fate delle sempre
delle pause.
Lo studio diviso a mezz'ore (non più di due/tre al giorno) salvaguarda le corde vocali, uno strumento potentissimo
e allo stesso tempo estremamente delicato.